Se ti stai domandando perché ti serve un Percorso è, semplicemente, perché è così difficile cominciare, è ancora più difficile portare a termine.
E per riuscirci lo strumento perfetto è proprio il Percorso.
Ho imparato dalla mia esperienza che scegliere di seguire un percorso è molto impegnativo e per questo anche molto rischioso perchè facendolo ci si mette in gioco, si sceglie di investire e le risorse richieste non sono quasi mai economiche.
Il più delle volte sono energie e tempo, sono la nostra forza e la nostra dedizione. Ma si tratta di un rischio che vale la pena di prendersi, anche se ci vuole sempre molto tempo.
E quando parlo di tempo non mi riferisco solo alle ore richieste, anche se è vero che per alcuni percorsi importanti ne sono richieste centinaia o addirittura migliaia. Mi riferisco proprio al tempo che passa dalla decisione all’inizio delle attività e infine al completamento.
Talvolta infatti, come nel caso dell’AssistenteDallaAallaZeta, lo sviluppo del progetto richiede alcuni anni, dall’ideazione alla sua realizzazione, cioè nel nostro caso alla pubblicazione dei contenuti che trovi qui.
E molto prima di AssistenteDallaAallaZeta, è stato il mio stesso programma di sviluppo personale e professionale a richiedere un percorso lungo parecchi anni per arrivare a completare prima e ad aggiornare poi la mia preparazione a supporto della professione di Assistente di Direzione.
E posso garantirti che tutto questo, ancora oggi, è solo l’inizio.
Allo stesso modo posso dirti che ne è davvero valsa la pena e, tornando indietro, rifarei tutto e anzi, nonostante i risultati siano stati straordinari, lo rifarei forse con ancora più impegno e dedizione.
Dopo più di un decennio sento che ogni goccia di energia è stata splendidamente spesa e che ogni minuto, così come ogni singolo euro investito hanno portato con se degli straordinari ritorni.
Ho realizzato progetti e sto facendo cose che mai avrei potuto anche lontanamente immaginare e, tutto questo, è dipeso direttamente dalla scelta di costruire e perseguire un percorso.
Fatto di così tanti passi e così tanto piccoli che solo un occhio attento avrebbe potuto coglierli nel tempo, accorgersi di quei movimenti così lenti eppure inesorabili.
Ma perché è proprio il Percorso ad essere così importante?
Garzanti ci viene in soccorso con la sua definizione semplice semplice eppure così centrata.
Il percorso è il compiere un tragitto.
E proprio su questo occorre concentrarci, sul concetto di compiere il tragitto.
Un percorso, per sua natura, presuppone il susseguirsi di una serie di azioni orientate nella giusta direzione, che ci portano o almeno ci avvicinano sempre di più ad un traguardo.
Basta pensarci appena un secondo.
Uno dei problemi principali che incontriamo quando decidiamo di introdurre un vero cambiamento è che non sappiamo da dove partire, e questo è davvero un freno.
Ma il più grande ostacolo che incontriamo quando innoviamo è la difficoltà di completare, di portare a termine.
Ecco, il percorso è il più potente antidoto tanto alla difficoltà ad iniziare, quanto all’incapacità di portare a termine.
Se spesso è la paura che ci porta a rimandare l’azione, l’avere di fronte un percorso tracciato, per quanto lungo ed impegnativo possa essere, è uno strumento prezioso per neutralizzare questa paura e riuscire a passare alla fase più importante, quella dell’azione.
E scegliere di avere a disposizione un Percorso all’inizio di ogni attività importante è per me, da molti anni, molto più che un’esigenza. E’ una scelta di vita.
Negli anni ho seguito attività molto complesse e mi sono ritrovata spesso in una condizione stranissima tanto da raccontare, quanto da credere per chi mi conosce.
Mi sono trovata, molto più spesso di quanto avrei mai immaginato, nella condizione di avere così tante cose da fare, così tante decisioni da prendere, da non sapere davvero quale scegliere.
Qualche volta mi sono trovata in quella famosa fase Voglio ma non so da dove Cominciare, altre in quella ancora più dolorosa dei vari Non ce la farò Mai o peggio ancora E’ Inutile.
E le ho vissute tutte queste esperienze, così brutte eppure così formative, in cui il panico ti assale e lo sconforto sembra essere l’unico protagonista, e da queste ho imparato che avere o meglio ancora imparare a tracciare, a costruire un percorso è l’unica speranza per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati.
E farlo è tutt’altro che impossibile, basta essere centrati, orientati all’Obiettivo ed apprendere gli strumenti necessari ad Organizzare le Attività e Gestire i Progetti al meglio.
Ed anche per questo ho deciso di condividere i miei appunti, affinché anche tu possa trovarti sempre più spesso in quelle situazioni in cui vige sempre (o quasi) il sangue freddo, in quella meravigliosa condizione, ammirata ed invidiata dai più, in cui ti viene chiesto Ma come fai a fare tutto?