Buongiorno, bentornata e bentornato su AssistenteDallaAallaZeta.
Tra le principali responsabilità di Personal Assistant e Family Manager troviamo la gestione dei contatti relativi al mondo bancario e finanziario ed il supporto per l’operatività ma anche per l’applicazione delle strategia nel campo degli investimenti.
Tra le altre sue responsabilità l’Assistente Personale di un Manager, di un Imprenditore o di una Famiglia prestigiosa si occupi degli aspetti della vita familiare che coinvolgono la sfera finanziaria, in collaborazione con il Family Officer o con Private Banker e Consulenti Finanziari.
Per parlare di Personal Assistant e Supporto nella Gestione della Finanza Personale ho il grandissimo piacere di ospitare Francesco Braglia, Wealth Advisor di Banca Mediolanum, professionista stimato e, mi sento di aggiungere, persona meravigliosa.
Buongiorno Francesco, benvenuto su AssistenteDallaAallaZeta e grazie di cuore per aver accettato il mio invito.
Vorresti innanzitutto raccontarci un po’ di te, chi sei e cosa fai?
Francesco Braglia, 54 anni, sono felicemente sposato con Simona da una vita e padre di due “gioielli”, Lorenzo 23 anni e Sara 17.
Con loro coltivo la mia più grande passione ossia quella di girare il mondo.
Ho conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1991 e subito dopo ho intrapreso il mio percorso nel mondo bancario trascorrendo 20 anni in quello tradizionale e ormai 10 in Banca Mediolanum, dove sono approdato nel giugno del 2012 e dove ricopro il ruolo di Wealth Advisor.
Vorresti raccontarci il tuo ruolo, di cosa si occupa un Wealth Advisor?
Quella del Wealth Advisor è una figura consulenziale recentemente introdotta in Banca Mediolanum come evoluzione del ruolo tradizionale del Private Banker e rappresenta il coronamento di un percorso lungo e articolato, basato su capacità relazionali di elevato standing e conoscenze tecniche nella gestione dei patrimoni e nella finanza straordinaria.
Ad oggi, a fronte di circa 5.000 colleghi che formano la rete della nostra Azienda, siamo in un centinaio, distribuiti tra le varie regioni, a ricoprire il mio ruolo.
L’ obiettivo della consulenza garantita da un Wealth Advisor consiste, proprio per definizione, nell’ essere al fianco dei clienti per guidarli a risparmiare, investire e pianificare in tutta sicurezza il proprio futuro e quello della propria Famiglia, oltre che quello del proprio patrimonio.
E’ naturale che, tanto le peculiarità quanto il diverso “spessore” dei clienti, comportino diversi “modus operandi”.
Il distinguo principale è rappresentato dai bisogni della famiglia, intesa come somma dei singoli componenti, rispetto a quelle che possono essere esigenze di carattere imprenditoriale.
Oltre alla grande flessibilità e disponibilità che posso testimoniare personalmente, quali sono le differenze ed i principali vantaggi, per un Manager o per un Imprenditore, nella tua visione, di avere questo tipo di consulente dedicato, a supporto delle proprie attività finanziarie?
Non circoscriverei i vantaggi al solo ambito finanziario ma a tutti gli aspetti della vita quotidiana.
L’obiettivo di un consulente dedicato, con la specifica missione di un Wealth Advisor, è essere un punto di riferimento a 360 gradi per il proprio Assistito e per la sua Famiglia.
E se si vuole fare davvero la differenza garantire questo livello di servizio non è solo una cosa impostante, è davvero l’unica cosa che conta.
Non per niente il modello Wealth è studiato per supportare i migliori clienti in tutte le fasi, partendo dalla tradizionale pianificazione degli investimenti, fino ad arrivare alla protezione, alla valutazione del patrimonio immobiliare e societario, fino all’analisi della situazione successoria.
Ed il concetto di Passaggio Generazionale è un aspetto che purtroppo è ancora poco presidiato, anche quando sono presenti importanti partecipazioni societarie e patrimoni.
Guardandole con la giusta attenzione, si tratta di situazioni e quindi di soluzioni profondamente integrate, che si rivelano strategiche per rispondere ad esigenze che sono da un lato molto complesse e dall’altro in continua evoluzione.
Ultimo ma non meno importante, e guai a dimenticarselo, è l’aspetto ludico e godereccio che personalmente desidero sottolineare con particolare attenzione.
Nella mia personale missione rientra anche il coinvolgimento dei nostri Assistiti in eventi di stampo non solo finanziario, come il noto World Business Forum di Milano, ma soprattutto culturale, sportivo ed enogastronomico, con livelli e standard di accoglienza assolutamente top, che non solo cementano il nostro livello di relazione, ma garantiscono all’Assistito ed alla sua Famiglia esperienze fuori dal comune e dalla qualità inimmaginabile che valorizzano gli stessi rapporti famigliari… provare per credere.
Collabori con alcuni importantissimi Manager e Imprenditori Italiani. Vorresti raccontarci quali sono le qualità che, secondo te, hanno in comune?
Come spesso amo dire loro al termine dei nostri incontri, pagherei per trascorrere insieme giornate intere da spettatore ad ascoltare, vedere e cercare di capire e carpire quali sono le chiavi del loro successo.
Grazie alla mia esperienza ho compreso che al di là dell’estro, della genialità, della voglia e del coraggio che devono necessariamente appartenere al DNA di un Imprenditore, c’è sempre una qualità che li ha resi e li rende tuttora unici: la semplicità.
La Semplicità per un Imprenditore è un fattore molto prezioso, direi di una importanza devastante perché aiuta ad essere pragmatici, a non disperdere energie fisiche, mentali e finanziarie, ma soprattutto determina l’autenticità e la genuinità delle persone.
In generale, quali ritieni siano le principali caratteristiche ed il grande valore aggiunto degli Imprenditori Italiani?
Grazie a Dio sono state numerose le occasioni in cui ho avuto modo di entrare a contatto con centinaia di imprenditori italiani, alcuni nella veste di clienti altri in qualità di ospiti o testimoni nel corso dei nostri vari eventi, primo tra proprio il World Business Forum di Milano, che si tiene annualmente a Milano tra ottobre e novembre.
Ebbene, alla luce di quanto sopra, potrebbe essere veramente lungo e poco originale l’elenco delle principali caratteristiche ergo, preferisco dare assoluta priorità a quella che, a mio modesto avviso, costituisce l’arma in più dei grandi imprenditori.
L’Imprenditore Italiano ha la Capacità di essere Disruptive, sa Uscire Dagli Schemi.
E Uscire dagli Schemi significa spesso anticipare i tempi e, la storia ce lo insegna, il fatto di essere innovativi e di svoltare all’apice del successo, aiuta ad affrontare e a superare momenti critici come quelli che stiamo vivendo da un anno a questa parte.
Numerose sono le aziende che ho l’onore di seguire da tempo e che hanno saputo fare del 2020 l’anno migliore della loro storia.
Di certo non può essere una casualità, bensì il risultato di un percorso da veri visionari, quali sono gli imprenditori che guidano le aziende italiane più innovative e che, anche in questi frangenti, non solo dimostrano resilienza ma anche capacità professionali e, ci tengo a dire, umane fuori dal comune.
Quando si parla di Aziende Familiari e di Start-Up, soprattutto in Italia, si pensa sempre ad aziende piccoline, anche se molte di queste sono grandi e grandissime imprese. Molti dei tuoi Assistiti sono Imprenditori e StartUpper. Cosa sai dirci della loro visione, della loro capacità di creare e fare impresa?
E’ proprio così, la spina dorsale del nostro sistema è costituito dall’affascinante mondo delle Small Cap, realtà che hanno origine da una qualche idea geniale dei loro fondatori.
E proprio perché le dimensioni di queste aziende sono spesso contenute che i valori propri della visione imprenditoriale hanno il deciso sopravvento.
Ho sempre notato come l’approccio di questi leader è basato su una condotta semplice, facendo appello ai valori fondamentali dell’organizzazione e, al tempo stesso, ho avuto modo di constatare come gli obiettivi siano sì ambiziosi ma realistici, sì aggressivi ma realizzabili.
E’ doveroso poi evidenziare come la visione e la conseguente azione di questi grandi imprenditori si propone di essere benefica per tutti gli stakeholders, siano clienti, dipendenti o azionisti, a dimostrazione del fatto che “la forma di egoismo più intelligente è l’altruismo”.
Vivi nella bellissima Emilia Romagna e frequenti spesso la Lombardia, in particolare Milano. Possiamo chiederti, se in qualche caso trovi nei Milanesi le caratteristiche salienti che racconta il Milanese Imbruttito?
Per la mia esperienza posso sicuramente confermare che spesso, quei tratti dipinti in maniera così simpatica dal Milanese Imbruttito, emergono molto chiaramente.
E d’altra parte quando si parla di business si fa riferimento a Milano nonostante, anche dalle mie parti, non si scherza in quanto a voglia di fare, di lavorare, di correre e di rimboccarsi le maniche, soprattutto nei momenti di maggior difficoltà.
Quello che sempre più mi colpisce dei milanesi e limitrofi è la capacità di aprire la mente e di comprendere molto più celermente della media. E di certo questo è un aspetto che ricade positivamente sul tessuto imprenditoriale e sociale della zona.
Durante il tuo lavoro incontri, virtualmente o realmente, molti Esecutive Assistant e molti Assistenti Personali. Per cominciare, ci racconteresti il tuo punto di vista generale su queste figure professionali?
Ho potuto constatare l’evoluzione di Personal Assistant nel corso del tempo e mi piace sottolineare, senza alcun dubbio, l’importanza strategica di questa professione, sia che si parli di aziende sia che si parli di professionisti.
Se nei primi anni del mio percorso ho visto le classiche segretarie che si limitavano a portare il caffè, rispondere al telefono ed eseguire delle fotocopie, oggi i compiti assegnati a chi ricopre questo ruolo all’interno dell’azienda sono molto più estesi e l’Executive Assistant è al centro di tutti i processi aziendali.
Vedo nelle Assistenti di Direzione delle qualità fenomenali che tenderei fondamentalmente ad identificare nella versatilità, nel livello di competenza sugli argomenti più vari e nella capacità di di essere vere e proprie Problem Solver.
Come ulteriore elemento, mi risulta sempre più evidente, in tante circostanze, come l’Assistente di Direzione sappia fare da filtro, gestendo quanto più possibile gli imprevisti e le problematiche di minor conto passando al loro Assistito solo le questioni più importanti.
A proposito dell’evidente gender gap, al contrario rispetto agli standard, che caratterizza questi ruoli. Ti interfacci solo con Ladies o anche con Gentlemen?
Nella stragrande maggioranza dei casi ho a che fare con Ladies; e non potrebbe essere diversamente poiché velocità di apprendimento, doti organizzative ed esecutive appartengono generalmente al “gentil sesso”.
Quali sono le principali attività, sia organizzative che operative, di cui si fa carico una Personal Assistant per conto del proprio Assistito e della sua Famiglia? Quali sono le attività che più spesso vengono delegate e con quali strumenti di controllo su questa delega?
Personalmente ritengo che per un Assistente Personale sia indispensabile essere……multitasking.
Se così non fosse sarebbe impossibile organizzare e gestire l’agenda dell’ Assistito e curare a suo nome i rapporti, sia con i contatti interni che esterni, soprattutto per quanto riguarda riunioni ed eventi. E tutto fatto con quella cura maniacale del dettaglio che fa tutta la differenza di questo mondo.
E qual è secondo te il maggior contributo che una Personal Assistant riserva all’attività professionale ed alla vita privata del proprio Assistito?
Pur nella mission impossible di individuare una cosa più importante rispetto alle altre, ritengo che per una Personal Assistant il saper far da filtro tra le situazioni essenziali e quelle, diciamo così un po’ più ordinarie, sia una qualità impagabile.
Il che presuppone quell’ampia delega che ho quasi sempre avuto modo di riscontrare presso i miei clienti Imprenditori e Professionisti top.
Quali sono, nella tua visione, le caratteristiche che rendono un Personal Assistant davvero top nel presidio delle attività finanziarie dei propri Assistiti, sia Imprenditori e Professionisti che Famiglie?
Dovessi individuare alcune competenze imprescindibili che trasformano un’Assistente Personale in un Personal Assistant Top. direi saper individuare le priorità, avere ottime capacità organizzative, possedere capacità di adattamento e di gestione del cambiamento e, gioco forza, essere in possesso di ottime doti di comunicazione.
Queste, anche se il mio non è di certo un elenco esaustivo, costituiscono quel quid in più che ho potuto constatare durante il mio percorso professionale.
Quali sono invece, secondo te, i problemi non risolti, le situazioni non gestite, le esigenze non evidenti di cui la figura di Personal Assistant potrebbe farsi carico per supportare ulteriormente i propri Assistiti?
Occupandomi di consulenza finanziaria la mia risposta è un evidente caso di deformazione professionale.
Mi pare di recepire uno scarso interesse da parte del Personal Assistant nei riguardi degli aspetti che caratterizzano la finanza.
Penso sinceramente che questa lacuna vada colmata anche alla luce del fatto che, nolenti o volenti, stiamo parlando di una sfera che per l’assistito ricopre quasi sempre un aspetto molto rilevante e anche per il quale il tempo scarseggia.
Possiamo chiederti, senza violare il segreto professionale, Manager, Imprenditori e Professionisti, cosa dicono quando parlano delle proprie Personal Assistant?
Posso dire che Fiducia è il sostantivo che più viene utilizzato, esplicitamente o implicitamente, dai capi quando parlano delle loro Personal Assistant.
E d’altra parte non si spiegherebbe il rapporto pluridecennale che contraddistingue la molteplicità delle situazioni che ho l’onore e l’onere di seguire da decenni.
Quali sono i suggerimenti personali che ti sentiresti di dare agli Assistenti, di oggi e di domani, che vogliono specializzarsi nel ruolo di Personal Assistant? Quali sono gli aspetti o le abitudini su cui lavorare per poter presidiare al meglio l’area finanziaria del proprio Assistito?
Sinceramente a quelle di ieri e di oggi non mi permetterei di dare suggerimenti poiché… sanno davvero il fatto loro.
Agli Assistenti di domani invece consiglierei di essere sempre pronti e disponibili, di mettersi in gioco e di non aver paura di chiedere più responsabilità anche perché il duro lavoro, anche se non viene lodato quotidianamente, alla lunga viene notato.
Al termine delle nostre interviste chiediamo un suggerimento su un libro o un film utile per approfondire il tema di cui abbiamo parlato, hai un titolo da indicarci?
Ahimè, sono divoratore di cruciverba ma non di libri e cultore di documentari ma non cinefilo ergo, in questo ambito, mi cogli del tutto impreparato 😉
Grazie di cuore Francesco per averci raccontato il tuo punto di vista così prezioso sull’attività di Manager e Imprenditori, sul ruolo di Personal Assistant e sul presidio della sfera finanziaria di competenza dei propri Assistiti.
Noi ci vediamo su Linkedin con Francesco Braglia oltre che al solito sulla pagina di AssistenteDallaAallaZeta per i nostri contenuti e per le informazioni sui nostri Corsi di Formazione