Buongiorno, bentornata e bentornato su AssistenteDallaAallaZeta.
Aprile è il mese della decorazione, il #DecoratingMonth, ed è il mese giusto per Assistenti di Direzione, Office Manager e Reception & Office Assitant di parlare dei propri uffici e di ripensarli, dal pianificare interventi specifici (come le Pulizie di Primavera) al cercare un modo per renderli più accoglienti, nonostante usi ridotti, distanze e limitazioni.
Quest’anno, per tutta una serie di motivi, questo mese rappresenta un buon momento per riflettere sul nostro ufficio, aziendale o personale, in sede o a casa, e su quello che rappresenta per noi, ma anche sul modo in cui è organizzato e su quegli aspetti estetici che hanno direttamente a che fare con i concetti di vivibilità e di confort.
Sia che tu operi in presenza che in Smartworking, è importante che dedichi qualche minuto a rendere la tua area di lavoro personale, così come gli spazi condivisi, più belli, sia in ufficio che a casa.
Per aiutarci in questa missione decorativa possiamo contare sul prezioso supporto di Roberta Cattani, Home Stager Professionista, che ci racconta la sua professione, la sua storia e i piccoli grandi segreti per valorizzare e rendere più accoglienti i nostri spazi di lavoro e non solo.
Che ne dici, siamo pronti a fare case ed uffici più belli con Roberta Cattani?
Buongiorno Roberta, benvenuta su AssistenteDallaAallaZeta e grazie per aver accettato il mio invito.
Vorresti raccontarci di te, chi sei e cosa fai?
Ciao Irene, grazie per il tuo interesse nel mio nuovo lavoro.
Dopo aver fatto l’Assistente di Direzione per 30 anni, oggi sono una Home Stager.
Che cos’è l’Home Staging? Che cosa fa un Home Stager?
L’home staging è una tecnica di valorizzazione immobiliare che ha l’obiettivo di vendere le case velocemente ed a un maggiore prezzo di mercato, aumentandone il valore percepito.
In due parole, faccio belle le case per riuscire a venderle o affittarle velocemente, mettendone in evidenza le caratteristiche migliori, come luce, spazi, possibilità di arredo e facendole piacere ad un pubblico più ampio possibile.
Col mio lavoro trasformo un immobile in una casa accogliente, in cui il compratore sogna di vivere.
Chi compra, infatti, non cerca semplicemente un tetto, ma la risposta ai suoi bisogni di protezione, rifugio, relax e perché no, status, per sé e la sua famiglia.
Nel processo di vendita è importante coinvolgere emotivamente il compratore per fargli desiderare di vivere in quella casa e preferirla alle altre fin dai primi click su internet. E questo vale anche per l’affitto, che muove leve emozionali molto simili.
Pensiamo, per esempio, a quanto sono importanti le fotografie quando prenotiamo una casa vacanza o una camera d’albergo.
Per prima cosa, quindi, identifico le esigenze del possibile cliente target a seconda della zona, della tipologia e del prezzo dell’immobile, poi arredo completamente la casa se è vuota, mentre se è arredata la alleggerisco (operazione che in gergo si chiama decluttering) e la modernizzo, studiando come mettere in evidenza i punti di forza.
Questo si può fare su qualsiasi tipo di immobile, dal grezzo da impresa alle case già completamente arredate.
Porto tutto io, piccoli mobili, quadri, accessori, tessile ed i miei arredi rimangono nell’immobile fino alla vendita.
Poi fotografo la casa e la filmo nella sua luce migliore e preparo un set di fotografie per la presentazione sui portali immobiliari, sui siti delle agenzie e sui social media.
Come si diventa Home Stager? Che cosa ti ha spinto in questa direzione e qual è stato il tuo Percorso?
L’arredamento, la decorazione e la ristrutturazione di case mi hanno sempre appassionato.
Il mio primo capo aveva già notato la mia vena artistica e, oltre a darmi carta bianca per l’arredo dei nostri nuovi uffici, mi chiese di seguire la ristrutturazione della sua bella casa di Bologna e di curare per lui il completamento dell’arredo della casa di Roma.
Una responsabilità enorme, visto il budget elevatissimo a disposizione, ma che soddisfazione quando mi disse “ lei ha sbagliato lavoro, doveva fare l’architetto”
La cosa curiosa é che è stata proprio un’altra Assistente di Direzione che, molti anni dopo, mi ha parlato di questo nuova attività e dei corsi che stavano iniziando anche in Italia.
La cosa mi ha incuriosito e mi sono informata, poi ho fatto il primo corso on line con una nota home stager americana, poi un altro a Milano, poi due corsi di fotografia per interni, poi altri perché c’è sempre da imparare, fino a diventare Home Stager Professionista.
Per qualche tempo le mie due anime, quella di Assistente e quella di Home Stager si sono affiancate, ma poi ho deciso che dovevo prendere la mia strada e sono diventata una libera professionista.
Prima di diventare Home Stager sei stata un’Assistente di Direzione, ci racconti la tua carriera?
Il mio percorso lavorativo come Assistente è iniziato nei favolosi anni 90.
Io ero una giovanissima neoassunta, in contratto di formazione e lavoro, nell’ufficio estero di un grande gruppo metalmeccanico internazionale della mia città e, dopo un anno, mi è stato proposto di seguire la Segreteria di Direzione per uno dei due azionisti.
Quando il gruppo è stato venduto io ho cambiato azienda ed ho iniziato a gestire la Segreteria di Direzione di un importante cooperativa vinicola, dove seguivo anche gli eventi, davvero tantissimi, e la comunicazione istituzionale, per poi passare, come ultima esperienza, a collaborare con un famosissimo gruppo alimentare italiano quale responsabile della Segreteria di Direzione.
Che contributo ha dato la tua esperienza di Assistente di Direzione alla tua carriera di Home Stager?
Le due cose possono sembrare distantissime, e per molti aspetti lo sono, ma ci sono caratteristiche che accomunano, credo, le due professioni.
Il primo punto, secondo me, è avere un metodo di lavoro ben collaudato e un’organizzazione molto attenta.
Ora organizzo traslochi interi e disallestimenti, devo avere sempre tutto sotto controllo e sapere dove sono i miei arredi, quali basi posso spostare dalla casa A in disallestimento alla casa B in allestimento, inventando sempre soluzioni nuove. Un po’ come facevo coi miei Manager.
Un altro punto in comune è il fatto di dover gestire necessità diverse ed emozioni diverse. Dal proprietario che vuole vendere, ma fatica a distaccarsi dalle sue cose e dai suoi ricordi, alle agenzie non sempre ricettive, fino alle imprese che si devono destreggiare con invenduti pesanti. Così come in azienda ognuno ha un carattere, delle esigenze e degli obiettivi propri.
La mia esperienza come Organizzatrice di Eventi mi aiuta invece nella organizzazione di Open House, mentre la trascorsa attività di responsabile dell’immagine istituzionale si rivela utile nello scrivere articoli e blog. E a fare belle Presentazioni di PowerPoint.
Parliamo di Home Staging e Luoghi di Lavoro. Si può fare Home Staging in Azienda? Sempre e solo quando si vende?
Chi compra un’azienda guarda per prima cosa ai numeri ed al business, ma come sempre l’occhio vuole la sua parte e presentare immobili puliti, luminosi e curati da l’impressione che anche il resto sia stato ben gestito.
Le Home Stager possono aiutare anche chi già vive negli spazi a migliorarne la fruibilità e l’estetica, oltre che ad uniformare i luoghi di lavoro creando continuità con il brand.
Quando si sistemano ambienti, seguendo le specifiche e le esigenze della committenza, parliamo in particolare di Relooking e non di Home Staging.
Vorremmo chiederti di condividere con noi dei suggerimenti o dei piccoli trucchi da Home Stager che possiamo applicare ai nostri luoghi di lavoro. Che suggerimenti daresti agli Office Manager che devono gestire il rinnovamento di un ufficio? Da dove partire?
La pima cosa è ovviamente capire le esigenze reali di chi ci lavora, del numero di persone coinvolte, la luce, lo spazio ed il budget disponibile.
Mi è capitato di vedere uffici con un numero insufficiente di prese elettriche, o sistemate in posizioni sbagliate o scomode, con cavi o “canalette” su cui si inciampa.
La Sicurezza quindi è un elemento importante, da cui partire e da non trascurare è anche l’Ergonomicità delle Postazioni di Lavoro e delle Sedute, l’illuminazione e la possibilità di un movimento comodo per tutti, seppur confinato in un piccolo spazio.
L’obiettivo aziendale è far lavorare le persone in armonia e gli spazi che le ospitano devono in qualche modo essere fonte di ispirazione, creatività, collaborazione e aggregazione.
Anche in questo campo gli Home Stager possono dare un grande contributo nell’uniformare i colori, ideare spazi non solo lavorativi, ma anche di scambio di idee tra le persone, come le salette caffè, che sono troppo spesso grigie e un po’ abbandonate.
Vivere in un ambiente armonico ci fa lavorare meglio e un piccolo investimento, a volte basta imbiancare, può aiutare a cambiare anche il modo in cui si affronta il lavoro.
Gli uffici aziendali, dalla Reception agli spazi condivisi con clienti e stakeholders, sono il biglietto da visita dell’azienda.
E’ quindi importante che non solo gli uffici, ma anche gli spazi comuni abbiano la stessa identità, in linea con il brand aziendale, il tipo prodotto o servizio che si offre.
Le Home Stager possono contribuire dando suggerimenti e aiutando a scegliere arredi, illuminazione e personalizzazione. E poi un tocco di colore, sempre elegante e moderato, non guasta mai.
Quali sono i consigli di Home Staging che un Assistente di Direzione può applicare al suo ufficio per renderlo più accogliente?
Le Segreterie di Direzione sono solitamente luoghi che riflettono lo stile dei vertici delle aziende.
Ho avuto uffici dall’atmosfera ovattata, bellissimi, con fiori freschi tutte le settimane provenienti dal giardino aziendale, ed uffici in cui facevo fatica ad entrare, con pavimenti datati e cavi a vista.
Anche in realtà non lussuose basta una pianta ben tenuta e di dimensioni consone, in un bel vaso, ed accessori che aiutino a tenere in ordine, quindi cassettine impilabili, magari tutte dello stesso colore e etichettate con cura, un contenitore per i piccoli accessori abbinato al portapenne ed una cassettiera capiente dove riporre ciò che non è utilizzato per il lavoro del momento, servono a dare una impressione di ordine. Il tutto, ovviamente coordinato su tutte le scrivanie presenti.
E poi una piccola personalizzazione. La foto incorniciata della tua famiglia o un disegno del tuo bambino, un piccolo oggetto decorativo, la tua tazza personale. Minimal e di gusto.
Uno degli spazi di cui le Assistenti sono responsabili sono le Sale Riunioni. Quali consiglio daresti a Executive Assistant e Office Manager, ma anche a Reception & Office Assistant per rendere più confortevoli ed efficaci gli spazi dedicati alle riunioni?
La prima cosa che mi viene in mente pensando ad una sala riunioni è… l’odore. Di chiuso, di umanità, di plastica, di polvere, della pelle delle poltroncine.
L’olfatto è un senso subdolo, perché benché ci sembri ininfluente, una stanza bellissima non sarà mai accogliente se ha un odore sgradevole.
I miei consigli sono di aerare spesso e a lungo i locali tra una riunione e l’altra e di utilizzare dei profumatori, di buona qualità ed in modica quantità.
Le sale sono il luogo dove le idee convergono e si prendono le decisioni strategiche. Ritrovarsi in un luogo accogliente e funzionale è importante per il buon esito di un incontro e dare una buona prima impressione agli ospiti che accogliamo.
Da Assistente di Direzione so che il problema principale delle sale riunioni è che devono essere riordinate spesso, perché chi le usa lascia tutto in disordine.
Qui si può fare poco, bisogna organizzarsi, prevedere che ci siano la carta, i blocchi, le penne, le batterie di ricambio per il puntatore, che i pennarelli scrivano. Però si può fare una check list e delegare il compito.
Home Staging per i Reception & Office Assistant. Come rendere più accogliente la Reception e l’Area di Attesa di una piccola impresa o di uno studio professionale?
Gli Studi Professionali rispecchiano lo status e l’organizzazione del professionista che li guida.
Ci sono quelli con le pile di pratiche traballanti nelle cartelline di carta, tenute insieme con uno o più elastici, e quelli in cui sembra di entrare nella reception di un Grand Hotel. E questo vale anche per le sale di attesa.
Indipendentemente dal lusso, l’ordine, la pulizia, l’uniformità e belle piante curate in contenitori dalle stesse caratteristiche possono dare un tocco di eleganza anche agli ambienti più modesti.
Fatevi aiutare da una home stager, 😉, con poche mosse ben studiate saprà sicuramente cambiarne in meglio l’aspetto, magari riutilizzando in parte anche quello che c’è già.
Nel caso invece di Open Space e Coworking, come rendere più accogliente uno spazio di lavoro condiviso, che magari non possiamo personalizzare così tanto?
Quando dividiamo il nostro spazio con altri, le considerazioni che abbiamo fatto sono ancora più evidenti ed il rispetto per le esigenze di tutti diventa veramente un must.
Per personalizzare uno spazio condiviso, portiamoci un piccolo vaso in cui mettere fiori freschi o una piccola pianta grassa, che necessiti di poche cure, e teniamo in ordine la scrivania.
In SmartWorking, come possiamo rendere il nostro piccolo spazio di lavoro più organizzato? E più accogliente?
Molto dipende dallo spazio che si ha a disposizione.
Se si ha la fortuna di avere uno studio tranquillo, senza che i ragazzi in didattica a distanza o il marito al telefono ci disturbino, possiamo tenere le nostre cose vicino e permetterci qualche stravaganza in più rispetto all’ufficio.
Se però, come succede molto spesso, la scrivania è il tavolo della sala ed è condiviso dai membri della famiglia, qui le regole di ordine e di suddivisione degli spazi devono essere rispettate da tutti i componenti.
Ci si deve organizzare tenendo a portata di mano solo quello che serve e riordinare il più possibile al termine di ogni sessione di lavoro.
E’ una forma di disciplina e l’ordine ci aiuta a lavorare meglio e ad essere meno stressati, oltre ad essere un esempio prezioso per i nostri ragazzi.
Grazie di cuore Roberta per aver condiviso con noi i segreti della tua così affascinante Professione di Home Stager e di averci dato un contributo importante per migliorare i nostri spazi di lavoro, in Ufficio ed a Casa.
Vuoi scoprire il lavoro di Roberta? Visita il suo sito ProgettoHomeStaging, cominciando dal suo articolo Organizzare un Ufficio in Casa in 7 Mosse, e le pagine Facebook e Instagram.
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