
Nel corso degli anni, più di una Collega Assistente di Direzione, mi ha chiesto “Com’è che tu fai solo bei lavori?”
Beh, a dire il vero, per molti anni ho fatto i lavori peggiori.
Non intendo in termini di professioni sperimentate, proprio in termini di mansioni operative assegnate.
O forse dovrei dire affibbiate.
Per un sacco di tempo ho svolto le attività che nessuno voleva svolgere, e l’ho fatto quasi tutti i giorni.
Responsabilità scomode, talvolta inette altre volte strategiche, ma di cui nessuno, per un motivo o per un altro, doveva, poteva o voleva farsi carico.
Secondo quella che, per un periodo immenso mi è sembrata una filosofia malata, ero sempre l’unica che doveva raccogliere i cocci di progetti lasciati a metà, iniziative pensate da qualcuno che non aveva nessuna intenzione di completarle oppure, molto più semplicemente, di attività che erano diretta ed esclusiva responsabilità di qualcuno che non aveva voglia di occuparsi dell’operatività.

E’ stata un’esperienza durissima eppure così profondamente formativa.
Alla fine di questo così complicato periodo mi sono trovata ad avere conoscenze approfondite nei campi più disparati e a saper svolgere, in autonomia, compiti complessi e di elevata responsabilità.
In tutto questo periodo ho, davvero, letteralmente, imparato moltissimo.
E moltissimo di quello che sono ora lo devo proprio a tutte quelle situazioni in cui sono rimasta incastrata, senza apparente via d’uscita, ed alla grande esperienza che mi hanno consentito di fare mia.
Ma tutto questo ha avuto un’altra incredibile conseguenza.
Perché non sai quante volte ho mandato giù le risposte che avrei voluto dare per produrne, all’inizio di più consone al ruolo, e più avanti di sempre più cortesi.
Ho imparato a produrne, nel tempo, di incredibilmente ferme ma gentile che questa è diventata una delle mie abilità salienti.
Ancora oggi non è raro ricevere complimenti, diretti o riportati, su questo che è ormai uno dei pregi che mi viene universalmente riconosciuto da molti interlocutori.
La fatica di quegli anni mi ha insegnato a dire no e respingere con una tale grazia, che oggi a molti può sembrare quasi un piacere ricevere un mio No Grazie.
Libro che abbiamo letto
Resisto dunque sono di Pietro Trabucchi

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L’Analisi della Professione di Assistente di Direzione e delle sue Specializzazioni e Declinazioni è sempre presente, come Modulo 1, nel nostro Corso di Formazione Assistente di Direzione

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