Buongiorno e bentornata su AssistenteDallaAallaZeta.
Abbiamo già visto come la Comunicazione Multiculturale rappresenti una competenza specifica nella Professione dell’Assistente di Direzione ed oggi vorrei parlarti di uno degli aspetti che più caratterizza la Comunicazione Multiculturale, lo Stereotipo.
Nella Comunicazione Multiculturale, il concetto di Stereotipo ricopre un ruolo molto importante, da un lato perchè se gli stereotipi sono radicati o estremizzati, rischiano di limitare drasticamente la nostra capacità di incontro, sia perchè dall’altro costituiscono un elemento utile, necessario, in grado di prepararci all’incontro con l’altro.
E questo approfondimento sugli stereotipi diventa tanto più prezioso perchè rivolto alla figura dell’Assistente di Direzione, che ha sempre più occasioni di sperimentare la complessità della comunicazione multiculturale, ma anche perchè oggetto a sua volta di stereotipi, talvolta fondati, talvolta inspiegabili .
Ecco quindi che, per l’Assistente di Direzione, diventa strategico lavorare sul concetto di stereotipo e sui propri stereotipi, culturali ma non solo, per meglio comprendere e gestire quelle dinamiche che troppo spesso portano ad un’interpretazione della Professione così lontana dalla realtà.
Gli stereotipi sono molti e molto diffusi e nessuno di noi ne è immune, anche se talvolta ci illudiamo che sia così. Ma il bello è che, essendo talvolta utili, non è necessario smettere di averne, ammesso che sia possibile, piuttosto imparare a gestire i nostri e gli altrui.
Se, in generale, la Comunicazione può essere intesa come uno scambio di mappe mentali, quindi di modelli utili ad interpretare la realtà, ecco che nel caso della Comunicazione Multiculturale possiamo pensare che si tratti di uno scambio di mappe mentali, ma anche di un incontro tra diversi bagagli e stereotipi culturali.
Lo Stereotipo è infatti un modello di rappresentazione della realtà utile a ridurne la complessità. E’ uno di quegli strumenti di cui l’essere umano ha bisogno per codificare e prepararsi a gestire qualcosa che non conosce o non conosce ancora così bene. O che si illude di conoscere, ma che in realtà interpreta.
Il fulcro non è nel tentare di non avere degli stereotipi, ma di imparare a gestirli, evitando di usarli a nostro piacimento o per nostra pigra comodità, essendo così benevoli con noi stessi e così poco tolleranti con gli altri.
Ecco allora le istruzioni per gestire gli Stereotipi che ho imparato durante un corso dedicato alla Comunicazione Multiculturale che ho frequentato alcuni fa e che, ancora più importante, ho avuto modo di applicare in prima persona durante la mia esperienza di Responsabile del Piano di Internazionalizzazione del Gruppo Mechanica, all’interno del quale ho contributo alla concreta trasformazione di Mhs Spa in una multinazionale, attraverso la realizzazione, in particolare di due Piani di Sviluppo Internazionale, in stretta collaborazione con i futuri manager delle nostre nuove controllate estere.
Regolette auree, semplici ma essenziali, strategiche per far si che i nostri stereotipi siano uno strumento utile, e non un limite, alla nostra Comunicazione Multiculturale
Raccontiamo e non giudichiamo
Sforziamoci sempre di essere consapevoli dei nostri stereotipi e lavoriamo per trasformarli in modelli di interpretazione sempre più descrittivi e sempre meno valutatativi.
Partiamo da
Esercitiamoci a considerare lo stereotipo un modello di base, un punto di partenza da cui iniziare un percorso di approfondimento e di conoscenza, sforzandoci di modificare, cioè di integrare o di di raffinare.
Pensiamo e approfondiamo
Lavoriamo costantemente affinché i nostri modelli di interpretazione siano sempre più ricchi, strutturati ed articolati e impegniamoci ad usarli in modo razionale e non emozionale
Sembrano regole troppo semplici? No in realtà sono essenziali, centrate e senza fronzoli, ma non bisogna cedere alla tentazione di pensare che sia facile, quando in realtà non lo è affatto. E’ piuttosto un esercizio necessario perché troppo spesso ci si trova a fare errori davvero gravi dettati da un’interpretazione semplicistica di uno stereotipo o dalla prigrizia che ci impedisce di andare un po’ oltre l’aspetto esteriore, non credi?
E tu, cosa pensi degli Stereotipi? Hai già iniziato il tuo percorso per imparare a conoscere e gestire i tuoi stereotipi?
Film che abbiamo visto
Tra tanti film che raccontano l’Italia, con i suoi stereotipi ed i suoi luoghi comuni, Quo Vado? è tra quelli che riescono, magicamente, a mantenere l’equilibrio tra una favola moderna (o quasi) ed un seria, approfondita analisi sociologica.
Quasi sicuramente hai già visto il film e forse, come me, lo ami profondamente, per cui ti sembrerà strano che tisuggerisca un film tra i più visti della storia del nostro cinema, eppure è così.
Ti suggerisco di rivederlo dopo aver riflettuto un po’ sul senso del mio post, facendo attenzione al peso così impostante che gli stereotipi hanno nella nostra vita quotidiana un po’ globalizzata.
E gli stereotipi su cui riflettere non sono solo quelli raccontati sull’Italiano, ma anche quelli che un Italiano riserva all’indigeno quando visita un paese straniero, qualsiasi esso sia.
Video da non perdere
Un, purtroppo per noi, efficace esempio di abuso degli stereotipi è la pubblicità di Dolce e Gabbana destinata al Mondo Cinese, una sfilza di luoghi comuni rappresentati da una modella orientale e frivolissima.
Questo servizio del Tg di Tv 2000 ben raccontata la reazione del gigante asiatico, così come quelle che sembrano essere le sgradevoli frasi espresse da Stefano Gabbana dopo l’episodio.
Davvero un esempio di come non ci si approccia ad un’altra cultura, ma più ancora di cosa succede quando si lascia che siano gli stereotipi più biechi a farne da padrone, nel business ma non solo.