Buongiorno e bentornata, o bentornato, su AssistenteDallaAallaZeta.
Per approfondire quello che a noi piace chiamare #AssistantBranding, il valore del Personal Branding nella Professione di Assistente di Direzione, non si può non partire da LinkedIn e dal grande contributo che sta dando al lavoro e alle relazioni professionali di Executive Assistant, Office Manager e Personal Assistant.
LinkedIn da alcuni è passato dall’essere il posto dove andare per cercare lavoro al luogo dove vivere il proprio lavoro grazie alla creazione di relazioni di qualità e alla condivisione di contributi di valore.
Per parlare di Assistant Branding, il Personal Branding delle Assistenti di Direzione ho l’immenso piacere di ospitare di Gabriella Picca, Manager Assistant to the Country Managers of LinkedIN Italy and LinkedIN Spain/Portugal
Che ne dici, siamo pronti? Scopriamo grazie all’approccio vincente e al sorriso super coinvolgente di Gabriella il valore strategico, per l’Assistente di Direzione, di una propria identità online, di un’attenta presenza digitale, dello sviluppo del proprio network professionale.
Buongiorno Gabriella, benvenuta su AssistenteDallaAallaZeta e grazie di cuore per aver accettato il mio invito e per aver scelto di raccontarci con così grande apertura la tu attività ed il mondo LinkedIn.
Vorresti raccontarci di te, chi sei e cosa fai?
Lavoro da oltre cinque anni in LinkedIn e ho un passato significativo in McKinsey e in studi legali d’affari internazionali. Chi l’avrebbe mai detto che da ambienti così istituzionali e formali sarei passata a lavorare nel social network professionale più importante al mondo?
Ho iniziato in LinkedIn da oltre cinque anni occupandomi di tre paesi: Italia, Francia e Iberia (Spagna e Portogallo).
Ho trotterellato per l’Europa del Sud un bel po’, ma devo dire che è stato estremamente interessante, divertente e arricchente; mai avrei pensato che un’assistente potesse viaggiare così tanto e che questo fosse richiesto perché ritenuto essenziale per svolgere al meglio il mio lavoro.
Ma che cosa faccio esattamente qui in LinkedIn? Il mio ruolo è poliedrico, mi piace affermare che sono un po’ come il prezzemolo: ovunque.
Ovviamente svolgo le mansioni tradizionali dell’assistente come ad esempio gestire le agende dei Country Managers e i loro viaggi, ma il ruolo che ricopro è a 360°.
Mi occupo di comunicazione interna, collaboro con il team di Public Relation EMEA e non essendoci una figura di field marketing mi occupo anche di eventi, alcuni di essi high level, come ad esempio le Executive Chats Live che abbiamo organizzato con l’Università Bocconi.
Sono stata per oltre due anni membro attivo del Culture team Italia, sono da oltre un anno Wellness Lead (durante la pandemia ho organizzato daily Workouts per il team Italia e Iberia e una sessione molto interessante di yoga della risata) e da non molto faccio parte del Team Social Impact organizzando eventi che impattano soprattutto persone senza lavoro.
Oltre a tutto ciò sono anche una Rock Your Profile Ambassador e Certified Trainer per cui molto spesso organizzo sessioni per aiutare a capire le persone come sfruttare al meglio la nostra piattaforma.
Tutti o quasi conoscono il social LinkedIn, quasi nessuno l’Azienda LinkedIn. Vuoi raccontarcela?
L’azienda LinkedIn è meravigliosa, dopo oltre cinque anni ne sono ancora follemente innamorata.
Abbiamo una cultura aziendale molto forte e dei valori estremamente importanti, in cui crediamo profondamente.
La nostra cultura e i nostri valori sono le nostre fondamenta, e ne siamo molto orgogliosi. Sono la personalità collettiva della nostra organizzazione. Ci distinguono, definiscono chi siamo e danno forma a ciò che aspiriamo ad essere.
I nostri valori non sono elencati in un quadro all’ingresso dell’ufficio, i nostri valori sono all’interno di ognuno di noi e chiunque abbia avuto la fortuna di venire nel nostro ufficio li ha sicuramente percepiti in ogni angolo.
Segui in LinkedIn l’Italia e l’Iberia. Esiste un modo diverso di usare LinkedIn nelle varie nazioni? Ci sono approcci e abitudini diverse, geolocalizzate?
Questa esperienza multiculturale mi ha insegnato una parola importante: ‘Leverage’.
Ho imparato ad applicare esperienze vissute in una country ad un’altra country, ottimizzando gli sforzi ma, soprattutto, adattandole alla cultura del paese perché, sebbene Francia, Spagna, Portogallo e Italia siano paesi cosiddetti del Sud Europa, sono paesi con usanze e costumi in alcuni casi estremamente diversi.
Basti pensare che in Spagna pranzano molto più tardi di noi e quindi devi assolutamente tenerne conto quando devi fissare video conferenze internazionali; in Irlanda (dove abbiamo la casa madre europea) pranzano alle 12, in Italia alle 13 e in Spagna alle 14!
Un paio di anni fa ho organizzato due eventi uguali in quanto a contenuti: uno in Italia e uno in Spagna.
Mentre in Italia abbiamo scelto di fare una cena placé in un setting chic e high level, in Spagna il management ha voluto una cena in piedi, con buffet, una location trendy ma low profile. Il mio mindset da milanese snob ne ha sofferto un po’, ma alla fine i risultati sia per il mercato spagnolo che per il mercato italiano sono stati eccellenti: clienti e team LinkedIn soddisfatti.
Questa esperienza mi ha insegnato che non si può pensare allo stesso modo quando interagisci con persone di cultura e provenienza diverse dalla tua e non puoi assolutamente pretendere che essi la pensino come te.
Nel tuo lavoro hai sempre svolto molte trasferte in terra spagnola ed immagino che tanto sia cambiato con il primo confinamento e poi con le nuove, stringenti, regole che tutti dobbiamo osservare. Come si è evoluto il tuo lavoro in questo tempo, ad esempio come riesci a mantenere il contatto con la sede iberica a distanza? Come vive lo Smart Working uno dei più grandi social network del mondo?
Ho viaggiato molto e sono certa che tornerò a farlo prima o poi ma comunque noi non ci siamo mai ‘lasciati’.
Ho le mie call settimanali, da sempre, con i miei due Country Manager, ma ovviamente ci sentiamo anche su Microsoft Teams o su Whatsapp o su mail… insomma non mancano gli strumenti per comunicare tra noi!
In Europa l’Italia è stata la prima ad andare in lockdown e Marcello (il Country Manager Italia, il mio meraviglioso capo per l’esattezza) ha deciso sin da subito ad organizzare una call con tutto il team, tutti i giorni. E’ stato destabilizzante quello che è successo, ora ci siamo forse abituati, ma all’inizio è stato uno shock.
Marcello ha voluto mantenere un contatto quotidiano con il suo team. Non erano call obbligatorie e sono state molto importanti, un collante per noi abituati a sentirci una bella famiglia allargata.
Nelle call si parlava di come stavamo riorganizzando la nostra vita, sia personale che professionale, abbiamo avuto come ospiti la nostra Leadership internazionale e anche clienti che ci hanno voluto raccontare un po’ come stavano vivendo questo momento. Inoltre si sono tenuti i Daily Virtual Workouts per mantenerci tutti in forma e sessioni di Mindfulness tutte le mattine.
Quello che più emoziona è che queste, da iniziative locali, sono poco dopo diventate iniziative internazionali coinvolgendo tutti i team di LinkedIn Europa!
Il team Italia, con Marcello in testa, è stato di grande ispirazione e il nostro caso è stato preso d’esempio per tutti i paesi che, dopo di noi, sono andati in lockdown; non a caso Marcello ha vinto il LinkedIn Award 2020 come Leader of the Year. #respect 🙂😀
Ci racconti la tua attività professionale, la tua giornata o settimana tipo in questo nuovo tempo?
Il primo insegnamento pandemico è che il lavoro tradizionale d’ufficio ore 9-18 non esiste più; c’è una inevitabile invadenza del tempo personale sul tempo professionale e viceversa.
Non esiste una giornata uguale all’altra e non tutte le giornate seguono gli stessi ritmi. La parola chiave è flessibilità, in primis dentro la nostra testa.
La pandemia mi ha dato la possibilità di focalizzarmi su progetti collaterali molto belli.
Nel mio ruolo di LinkedIn Brand Ambassador e di Rock Your Profile Certified Trainer, mi sono dedicata molto a tenere Webinar per associazioni e aziende cercando di far capire come, ora più che mai, sia importante comunicare sui social media, in particolare ovviamente su LinkedIn, non solo per trovare lavoro, ma per lo più per crearsi un network di qualità e mantenersi aggiornati.
Sono poi entrata a far parte del team di Social Impact dando una mano in una serie di iniziative di grande rilevanza come ad esempio il lancio del video di Coordown per la giornata mondiale della Sindrome di Down (21 marzo u.s.).
Oggi sto invece seguendo un progetto chiave per il business di cui non posso dire molto ma che mi entusiasma molto e mi fa capire che se va in porto potrebbe avere un gran impatto non solo sul nostro business in Italia.
Insomma la pandemia ha sì intaccato gran parte del mio lavoro, ma ho anche potuto investire il mio tempo in nuovi e stimolanti progetti.
Tra le tue sfidanti mission c’è il tuo ruolo di LinkedIn Brand Ambassador. Vorresti raccontarci la tua esperienza di condivisione del valore di un utilizzo consapevole di LinkedIn in ottica networking e carriera?
Da marzo 2020 a luglio 2020 ho tenuto oltre 20 webinar che hanno impattato circa mille persone di ogni estrazione: professionisti, mamme single o studenti universitari.
E’ stata una bellissima maratona, sentivo il bisogno di dare una mano in un momento di grande destabilizzazione.
La nostra missione come LinkedIn Ambassadors è quella di esserci e dare una mano ove c’è bisogno.
Da poco abbiamo anche organizzato delle coaching sessions individuali tra i dipendenti di LinkedIn e alcuni utenti disoccupati.
Questa iniziativa, senza alcun scopo di lucro e nessun celato intento di business, ha avuto un impatto estremamente positivo sia nei coaches di LinkedIn sia nelle persone che si sono viste regalare un’ora gratuita del nostro tempo per aiutarli a capire meglio LinkedIn e il suo mondo.
Hai svolto molti interventi, in Italia e non solo, sul tema LinkedIn per l’Assistente di Direzione. Qual è il valore del Personal Branding o meglio dell’Assistant Branding nella Professione di Executive Assistant, Office Manager e Personal Assistant? Quali i punti centrali che devono ispirarne, guidarne la presenza digitale?
L’Assistant Branding è la nostra reputazione in quanto assistenti, è come noi come assistenti veniamo percepiti/e dal nostro entourage professionale ed è ciò che ci distingue dagli altri/altre.
E’ fondamentale capire come la nostra presenza, fisica o digitale, il nostro comportamento e il nostro atteggiamento viene visto dall’esterno. Spesso si dice che il personal branding è quello che le persone dicono di te quando tu non ti trovi nella stessa stanza con loro.
Per capire meglio qual è il nostro personal branding suggerisco spesso un paio di esercizi che possiamo fare tranquillamente tutti noi:
- Chiedere a due o tre colleghi o anche amici come vi percepiscono definendovi con tre parole o aggettivi;
- Chiedere a persone che non vi conoscono bene come vi percepiscono definendovi con tre parole o aggettivi (ovviamente sarà una definizione più superficiale ma significativa).
Una volta fatto questo esercizio, estremamente utile, capirete se il brand percepito all’esterno è effettivamente quello in cui volete essere riconosciuti.
Il personal branding indica quindi come le persone ti vedono e ti definiscono, è l’impressione che gli altri hanno di te.
Spesso lasciamo che siano gli altri a definirci e non siamo noi in prima linea a decidere come vogliamo essere percepiti.
Perception is the co-pilot of reality
afferma Carla Harris, ed è vero ed estremamente importante che siamo noi stesse a guidare e costruire la percezione di noi stessi/e.
Noi assistenti se non lavoriamo sulle nostre qualità, sui nostri punti di forza, sulla nostra professionalità, se non dimostriamo cosa siamo in grado di fare e come il nostro ruolo si è evoluto o si sta evolvendo, continueremo ad essere percepite come quelle che portano solo il caffè al capo, che archiviano i documenti o che spostano appuntamenti.
E a proposito di Netiquette, possiamo chiederti 4 semplici e concrete regole di galateo digitale che ogni Assistente di Direzione deve tenere ben presente per un uso consapevole di LinkedIn?
E’ essenziale ricordarsi sempre il ruolo che ricopriamo e la responsabilità che lo stesso comporta.
- Noi rappresentiamo direttamente e indirettamente l’azienda e il leader per cui lavoriamo, per cui la prima regola fondamentale è che il nostro brand deve tutelare e rafforzare il brand del leader e della nostra azienda.
- La seconda regola è prima di postare o scrivere dei commenti, inserire una nostra foto non propriamente seria e professionale, chiediamoci se siamo sicuri di poterlo fare e che la nostra azione non sia potenzialmente portatrice di criticità per noi stessi/e o per l’azienda che rappresentiamo. Quindi, se abbiamo dubbi non postiamo.
- La terza regola è essere sempre sé autentici in primis con noi stessi/e e mostrare il nostro valore e i nostri punti di forza, cosa ci rende speciale rispetto agli altri.
- Mentre la quarta regola è non dimenticare mai qual è il nostro obiettivo quando siamo online, non postare a caso ma avere una strategia, dei messaggi ben definiti che vogliamo lanciare al nostro network, insomma non condividiamo o postiamo argomenti a caso che non ci rappresentano e che non dicono nulla di noi stessi.
Molte Executive Assistant e Assistenti Personali sentono l’esigenza di una presenza consapevole su LinkedIn per sé e per i propri Assistiti. Prima domanda, da dove cominciare per iniziare ad usare, bene e da subito, LinkedIn? Come si costruisce un “bel profilo”?
Se fosse possibile scriverlo in un blog i miei Webinar sarebbero inutili 🙂😀
Intanto vi segnalo questo bellissimo video corso gratuito in lingua inglese della mia collega Lauren Jolda, che sicuramente è un ottimo punto di partenza.
Se l’inglese non lo conoscete vi invito a seguire Secretary.it che spesso organizza dei corsi su LinkedIn.
Hai una bellissima Famiglia, un dolcissimo cucciolo, hobby e passioni, ci piacerebbe se volessi parlarcene. Anche con le tue Ragazze, parlate di Social Network e del peso che hanno oggi nelle vite di adulti e ragazzi? E tu come concili tutte le attività?
Sul tema social, rispondo con una sola parola. Fiducia
Ho capito quanto sia importante dar loro dei valori e responsabilizzarle dando loro la mia fiducia e sono certa di non pentirmene.
Sul fronte organizzativo, non vorrei deludervi e farvi cambiare idea su di me 🙂😀… ma faccio davvero molta fatica a conciliare tutto ed essere soddisfatta dei miei risultati.
Ambisco in ogni contesto al raggiungimento della perfezione e percepisco come fallimento il non riuscirci, ma credo che la pandemia mi stia facendo comprendere che va bene essere imperfetti e va bene mostrare le proprie fragilità in primis a noi stessi.
Grazie al tuo ruolo di LinkedIn Brand Ambassador hai avuto modo di condividere il valore di una presenza digitale di qualità con molti giovani e giovanissimi, cosa pensano di LinkedIn, del Personal Branding e di un uso professionale dei social network, che vada oltre “l’essere influencer”, i Ragazzi con cui ti sei confrontata? Quando è utile che Ragazzi e Fanciulle inizino ad usare LinkedIn?
Le giovani generazioni non conoscono LinkedIn ma sempre più istituti scolastici ci stanno contattando per dare dei corsi su LinkedIn e stanno capendo che non è mai troppo presto per parlare di lavoro e social network.
Devo dire che la risposta dei giovani è sorprendente; sempre più studenti si stanno approcciando alla piattaforma per un uso consapevole e istruito.
Purtroppo questi tipi di formazione dovrebbero essere capillare in tutte le scuole e istituti universitari, per ora non lo sono ancora.
A parer mio è importante che sin dal penultimo o ultimo anno delle superiori i ragazzi almeno conoscano la piattaforma e l’impatto che la stessa potrà avere non appena si affacceranno al mondo del lavoro.
Essere informati dell’esistenza e delle potenzialità è un primo passo fondamentale per le giovani generazioni.
E nel caso degli Aspiranti di Direzione, da dove cominciare per creare una presenza digitale efficace per costruire una carriera come Executive Assistant, Office Manager o Personal Assistant? Su che cosa occorre investire tempo ed impegno?
Sicuramente la formazione continua ma soprattutto non smettere mai di ispirarsi ad assistenti senior o professionisti con esperienza e specializzati che possano aiutarci a stimolare e incentivare i nostri interessi.
Per completare il nostro viaggio nel mondo LinkedIn, vorresti suggerirti un libro o un sito di riferimento per approfondire il tema LinkedIn e Personal Branding utile alle Assistenti di Oggi e di Domani?
Vi suggerisco i corsi di LinkedIn Learning, uno più interessante dell’altro e una volta terminati quello che credo sia fantastico è il poter inserire sia le skills che il certificato del corso effettuato sul tuo profilo. Top!
Per chi fosse interessato vi lascio un elenco dei corsi gratuiti che abbiamo rilasciato a tutti gli utenti LinkedIn_Resources-Hub_Online-Courses
Grazie infinite Gabriella per il tuo così prezioso contributo su un tema così importante nello sviluppo del nostro personale percorso di carriera.
Noi ci vediamo su Linkedin, a casa di Gabriella Picca
Ma anche su LinkedIn nelle sezioni dedicate agli approfondimenti
- https://www.linkedin.com/showcase/linkedin-notizie/ – per essere sempre aggiornati
- https://news.linkedin.com/ – per avere insights su jobs e skills del futuro
- https://careers.linkedin.com/ – nel caso voleste lavorare da noi soprattutto all’estero
E sulla pagina di AssistenteDallaAallaZeta per i nostri contenuti e per le informazioni sui nostri Corsi di Formazione